Numero di messaggi : 405 Data d'iscrizione : 17.10.10 Età : 67 Località : Mondovì
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Dom 21 Ott 2012 - 7:51
Complimenti per tutto! Viaggio, foto, racconto, spirito....... E la moto come andava?? Ciao
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Lun 22 Ott 2012 - 21:49
jermakki ha scritto:
Complimenti per tutto! Viaggio, foto, racconto, spirito....... E la moto come andava?? Ciao
Per me più che bene, a parte il problema degli spegnimenti: consumi ridottissimi.
Ho dei problemi col mio solito sito di file hosting e quindi cerco di rimediare con Image Shack
Da Huè continuo verso sud, con l’ultima delle tappe diciamo programmate, cioè dei posti che avevo in mente da prima di partire di visitare. Si tratta del borgo di My Lai, che andava a comporre la piccola città di My Son: verso sera posso indicarvi la strada lungo la quale mi sono fermato, ma il punto esatto no.
My Lai , nel 1968, fu il teatro di un massacro di civili vietnamiti (oltre 300) operato da una compagnia di fanteria dei Marines: civili inermi che vennero uccisi, assieme agli animali e le cui case vennero rase al suolo dai lanciafiamme. Il massacro venne interrotto da un equipaggio di un elicottero americano che si frappose fra i civili e i militari, puntando le armi. I piloti dell’elicottero sono ricordati nel santuario di My Lai. L’opinione pubblica, nonostante i tentativi di insabbiamento della commissione d’indagine dell’esercito, fu informata dal giornalista Seymour Hersch il cui quotidiano pubblicò anche le foto dell’eccidio, foto che erano state scattate da un fotografo dell’esercito americano Io sono andato a visitare il memoriale, che altro non è che una testimonianza della brutale stupidità della guerra, in cui alla fine, rimangono solo dei corpi da contare.
http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_My_Lai
Casello autostradale locale: come in India le due ruote transitano gratis
Mi fermo a metà mattinata per un caffè e riesco a far capire di servirmelo col ghiaccio: perfetto
Pochi minuti dopo essere ripartito sento un botto terrificante, come uno scoppio. Porca miseria, sta a vedere che non ho forato, ma proprio mi è esplosa la gomma. Fortunatamente la moto va benissimo, e non mi fermo neppure un attimo: questo sarà un grave errore.
Altra sosta per un succo di frutta: data la presenza di amache diventa una sosta/siesta
Arrivo al santuario nel primo pomeriggio
L’ingresso del memoriale
Mi rendo conto di essere l’unico visitatore
In un edifico è stata inserito una sala museo
Questa è la terza volta ache visito un posto del genere. Le altre furono quando mi trovavo a Vilnius in Lituania, dove c’è il memoriale del genocidio perpetrato dai russi sui civili lituani: oltre 30.000 vittime. La terza in India quando ho visitato il mausoleo del massacro di Amritsar Diverso il posto, diversi gli esecutori, ma stesse sensazioni. Pur non avendo visto nulla del genere in Africa, non riesco ad immaginare quanto possa essere accaduto in quel martoriato continente.
Il monumento alle vittime
Delle case originali rimangono solo le basi: tutto fu bruciato e raso al suolo
In ogni casa sono scritti i nomi delle persone morte, bimbi, donne e uomini e anche i nomi dei sopravvissuti
Ovviamente il luogo della memoria è recintato e mentre guardo oltre, vedo delle persone che stanno lavorando nei campi e ci sono anche dei bambini. Ci vuole un attimo, ma subito penso che quella mattiina del 1968 i soldati, quando arrivarono qui, probabilmente avranno visto la stessa scena.
Sono quasi le 3 del pomeriggio e torno dalla moto. Non sarebbe male fare il punto della situazione e vedere che strada prendere per continuare verso sud. Inoltre voglio andare a riprendere il Cammino di Ho Chi Min all’interno del paese. Ho messo guida, mappa e la mia guida Jump To nella borsa sinistra della moto…anzi, no deve essere nella destra: nemmeno. Nello zaino dietro no, l’ho fissato e chiuso stamattina. L’errore di cui vi parlavo prima: il botto che avevo sentito dopo aver preso il caffè: il libro caduto di piatto sull’asfalto. Sempre fermarsi a controllare in questi casi. Tornare indietro a cercare il tutto ? Ma nemmeno a pensarci, sarà successo almeno 70 km prima. Fa niente sono vicino a una città abbastanza grande: una mappa la trovo di sicuro, per la guida posso anche fare senza. Tanto ormai tutto quello che avevo in mente di vedere l’avevo già visto: ora si trattava di raggiungere un punto geografico, Ho Chi Min City e per quello bastava una mappa. Poi in mezzo ci sarebbero stati sicuramente dei punti o posti interessanti: qualcuno l’avrei visto e qualcun’ altro no. In un bar un signore parla inglese e mi fa accompagnare da un ragazzo in centro città. Andiamo in una grande cartoleria, piena di articoli scolastici. Lui parla con la commessa che dopo venti minuti torna con una cartina geografica del Vietnam, bellissima, ma immensa: una di quelle grandi plastificate per le lezioni di geografia alle elementari. Circa un metro per 2. Bella ma poco pratica. Riesco a fargli capire che me ne serve una più piccola, stradale. In questo grande magazzino ne trovo una dell’Ente del Turismo: è perfetta ha anche la mappa di Ho Chi Min City e sono segnati i km fra le città
Adesso ho nuovamente tutto quello che mi serve
Sera= tempo di fermarsi ...e poi qui c’è il cartello del limite di velocità, vuoi dire che non ci sia anche un letto per dormire ?
Moto nella hall
Ecco dove poi ho dormito
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Mar 23 Ott 2012 - 20:21
Oggi è martedì 5 giugno e devo iniziare a tenere a mente che il 13 mattina ho il volo di rientro in Italia e già penso che non sarebbe male riuscire a tornare ad Hanoi per la sera dell’ 11, in modo da avere almeno un giorno di cuscinetto prima della partenza. In fondo però posso fare dei programmi solo giorno per giorno: fantastico ! Continuo quindi a seguire l’Ho Chi Min Duong
sono decisamente in montagna adesso e anche la temperatura è bassina
già che devo fermarmi a vestirmi, ne approffictto per fare colazione
i cartelli sono sempre molto chiari
io però tengo sempre aggiornato il mio satellitare cartaceo
a proposito di motorini stracarichi
mi ero fermato un attimo e ho notato questa “riunione” di persone, ma non sono riuscito a capire di cosa si trattasse: comitato, funzione religiosa, scuola: boh
stavolta quando arrivo a Gia Nghia ( una città come un'altra) non è ancora sera e quindi decido di fermarmi per tempo
la sera ( poco dopo le 7 ) esco con la moto
trovo un internet point e scrivo a mio fratello la mia posizione. Quando sto per andarmene, vedo che dalla mia moto c’è un discreto assembramento di bambini. Con l’aiuto della mappa riesco più o meno a spiegargli che giro sto facendo e con la penna e le faccine sulle dita diventiamo amici per la pelle.
stavolta riesco anche a vedere un locale notturno vietnamita…ovviamente di karaoke, ma c’è anche una specie di dj.
Oggi devo arrivare a Ho Chi Min City. Ieri sera con www.hostelworld.com avevo prenotato l’ostello e guardato sulla mia mappa di Ho Chi Min City l’indirizzo.
subito al mattino ho incontrato un biker vietnamita
l’albero della gomma
qui ho preso il caffè ed il locale era davvero in piena ristrutturazione
finalmente il primo vero segnale che sto davvero arrivando a Ho Chi Min City: l’insegna della Metro
mi sono poi ritrovato sul viale Dien Bien Phu che avevo segnato sulla mia cartina e quindi chiedendo non è stato difficile arrivare all’ostello
http://www.mymyarthouse.hostel.com/
ho immediatamente fatto il check inn e portato i bagagli in camera.
Poi ho ragionato un attimo. Era poco più dell’una: era un poco tirato, ma se mi mettevo in giro subito, potevo farmi un idea della città, cambiare l’olio e ripartire l’indomani. I mordi e fuggi non mi piacciono eccessivamente,ma in fondo questa era una tappa come un'altra. Domani era il 7 e quindi 7, 8 9 10 11 erano 5 giorni pieni per fare quasi 2000 km che in italia non sarebbero un problema, ma con la mia motoretta e in Vietnam, non erano poi da prendere sottogamba. Perciò partenza per la città. Mi sono diretto verso alcuni dei monumenti segnati sulla mappa.
gli hotel di lusso abbondano e infatti anche il mio ostello coi suoi 4,84 €/notte non era poi proprio a buon mercato
com’era tranquilla questa ragazza seduta alla base della bandiera del Vietnam
davvero i bimbi riescono a dormire in qualunque luogo e situazione
pur un poco tardi riesco a trovare un meccanico per il cambio d’olio
Ventresca Utente Esperto
Numero di messaggi : 1102 Data d'iscrizione : 02.01.11 Età : 56 Località : Roma
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Sab 27 Ott 2012 - 5:47
E poi??? Dai che questo foto racconto mi ha rapito!!!
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Sab 27 Ott 2012 - 21:07
ventresca ha scritto:
E poi??? Dai che questo foto racconto mi ha rapito!!!
Non la vorrei infatti tirare troppo in lungo, ma ho davvero poco tempo in questi giorni
Ma che fortuna: sabato sera devo rimanere in officina, e così ho il tempo di aggiornare il mio report!!! Poiché è giovedì 7, mi impongo di tenere a freno il mio perenne istinto deviatorio e di concentrarmi sul rientro ad Hanoi: il 13 c’è il volo di rientro.
Si inizia con una tipica giornata vietnamita…di questo periodo
e se stavolta mi fermassi a cambiare i dollari in una banca, senza stare a cercare negozianti gentili ? Questa ha davvero un insegna imponente: non ci dovrebbero essere problemi.
la guardia all’esterno mi guarda mentre parcheggio la moto, ma io ho già iniziato a togliermi pantaloni antipioggia e scarponi, che ormai hanno un tinta unita rosso/marrone dato dallo strato di terriccio. Comunque la banca è davvero organizzata: all’esterno ci sono le ciabatte per i clienti. Ne trovo anche un paio della mia misura. Entro e subito è chiaro che nessuno parla inglese, ma io ormai posso contare su un alto livello di conversazione e in un attimo risolvo il problema: per evitare errori di pronuncia scrivo il tutto su un biglietto
in pochi minuti cambio i dollari: unica nota stonata un signore che da quando sono entrato nella banca continua a fissarmi e non accenna ad andarsene, anche se mi sembra abbia già terminato le sue operazioni allo sportello.
Prendo i soldi, saluto tutti e mi appresto ad uscire, quando il signore mi tocca la spalla, sorride e si inchina. Mi inchino anch’io e lo guardo e vedo che indica i miei piedi…le ciabatte all’esterno non sono della banca, ma dei clienti ! Erano le sue ciabatte, ma gentilmente ha aspettato che io avessi terminato. Gli restituisco le ciabatte e lui riparte in motorino
arrivo a Dak Song verso sera, trovo da dormire ed esco per mangiare. Comode queste piccole città vietnamite: una strada principale e ai due lati trovi tutto.
Nel piccolo ristorante mi attira il piatto che ti viene portato col forellino per cuocere carne e verdure
ovviamente non evito il brindisi di vodka
poi il proprietario mi porta un altro piatto: sono pieno, ma lui insiste perché lo assaggi. Insomma è gentile e tutti mi guardano, come faccio a rifiutare ?
Questa carne non è bollita, ma arrostita: buona, come la salsa a parte. Sembrerebbe lepre, mentre prima sicuramente era manzo o mucca. Saluto tutti e mi alzo per evitare altri brindisi, esco e noto solo adesso l’insegna al neon del ristorante, che mi fa capire che tipo di carne fosse la seconda portata: vabbè.
venerdì 8
colazione salata
un funerale
bella botta questa
i miei copripiedi antipioggia funzionano, ma non sono completamente traspiranti e ogni tanto è meglio togliere gli scarponi
ho dovuto aspettare il passaggio di bufali, mucche pecore capre e dromedari, ma le oche è davvero la prima volta
nha nghi di Plei Can
stavolta niente bagno in camera
moto sempre nella reception
stavolta a cena non si può sbagliare, vedo delle ali
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Dom 28 Ott 2012 - 19:06
Però che belle queste giornate, in cui devi solamente pensare a guidare: quanto che si riesce a vedere di un paese e della sua popolazione.
stavolta ci ho messo un poco di tempo a continuare correttamente sul Sentiero di Ho Chi Min, ma poi arrivo anche al casello autostradale
questa l’ho fotografata perché è l’unica buca da me incontrata su questa strada
la strada è perfetta, ma sembra una cattedrale nel deserto: traffico quasi uguale a zero
finalmente smette di piovere, proprio davanti ad una chiesa
il papà della bimba si stava costruendo la casa
sempre stupefacente come cambi all’improvviso il tempo
visto che ai bordi delle strade si trovano questi altari votivi, meglio fermarsi e ringraziare gli dei
un matrimonio
qui ho deciso di fermarmi per bere: il caldo era diventato impressionante
avevo anche pensato di far gonfiare le gomme, ma il gommista stava dormendo, come tanti altri: una città in siesta, ma per fortuna ho trovato un ristorante con la cuoca sveglia
mentre guardavo la cartina ho sentito della musica provenire da un cortile ed ho potuto ascoltare un gruppo musicale locale
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Dom 28 Ott 2012 - 19:08
rumori dal cielo e mi fermo da un gruppo di case/capanne
ecco come si divertono i bimbi vietnamiti: salire e scendere per alti dirupi
avevo iniziato a notare la totale mancanza di distributori, ma solo la presenza di quei piccoli distributori da un litro alla volta. Mi ero comunque fissato come tappa A Tep, perché mi era piaciuto il nome. Infatti ad un certo punto sono arrivato ad un grosso cartello a lato della strada con scritto A Tep e altre cose in vietnamita, ma attorno a me non vedevo nulla. Poi ho notato che era riportata l’altitudine. A Tep è un punto geografico, non una località, un poco come Monte Cimone o Monte Amiata. Dovrei aver poco più di 3 litri e quindi oltre i 100 km, ma sulla mia mappa non ci sono indicazioni chilometriche per le prossime città. L’ultimo piccolo distributore è indietro di almeno 40 km. Sto pensando a cosa fare, quando vedo passare due militari. A gesti faccio capire di aver bisogno di benzina e loro mi indicano di andare più avanti. Dopo una curva vedo un edificio: è una caserma. Entro e riesco a spiegarmi: arriva un sergente, mi chiede quanti litri voglio e mi dice il prezzo, un poco più alto, ma come in Asia centrale, far arrivare qui il carburante costa di più.
proseguo e finalmente arrivo a un autogrill, dove faccio il pieno di carburante e di cibo
a sera arrivo ad A Luoi, programmo la tappa di domani ed esco a cena
Oggi è domenica, il 10 di giugno e questa, fino a Vinh risulterà la mia tappa più lunga del viaggio, circa 452 chillometri
meravigliose le strade attraverso le montagne del Vietnam
gli europei di calcio sono un avvenimento seguitissimo in Vietnam e qui vedo anche esposto il calendario degli incontri: all’Italia tocca la Spagna
riparto dopo un caffè e a un certo punto la strada costeggia una ferrovia ed un treno che passa mi suona e mi salutano i macchinisti e anche dei passeggeri. Allora accelero, lo supero ed arrivo ad un passaggio a livello prima del treno
e riesco a fotografarlo
ad un bivio chiedo indicazioni a due poliziotti in moto, che mi fanno cenno di seguirli e mi indicano poi dove svoltare per continuare verso Vinh
per pranzo mi sono fermato da questo ristorante con vista e amache sul fiume, che poi sfociava nel mare
il posto è a conduzione famigliare
Vinh è una città grande, ma riesco a trovare abbastanza alla svelta una pensione chiedendo ad un taxista
la pensione è in una stradina secondaria, ma davvero bella
esco un poco a zonzo per Vinh, anche per cercare un internet point(che troverò) per mandare una mail a casa
i negozi di abbigliamento italiano taroccato abbondano
appena in tempo mi ricordo di sbrigarmi per la cena: quando è buio i ristoranti chiudono
sono di nuovo in camera verso le nove e mezza. Uno dei ragazzi della pensione mi ricorda che stasera gioca l’Italia. Ho la televisione in camera, ma purtroppo per via del fuso orario l’incontro in Vietnam inizierà verso mezzanotte. Forza Azzurri, ma alle 10 e 30 spengo la lucce e mi addormento. Improvvisamente un urlo terrificante nel silenzio della notte. Poi sento qualcuno correre giù per le scale, sempre urlando. Poi qualcuno bussa come un forsennato alla mia porta “Mister mister” sento gridare. Forse un incendio. Esco solo coi pantaloni e le ciabatte. Due ragazzi stanno saltando come matti davanti alla televisione: ha segnato Totò Di Natale. Assonnato riesco a guardare i replay: bella roba mi dico .
Torno immediatamente a dormire, perdendomi il pareggio di Fabregas.
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Lun 29 Ott 2012 - 20:44
Ormai sono alla fine delle mie vacanze, oggi è lunedì, 11 giugno e prevedo di arrivare ad Hanoi nel primo pomeriggio
non posso saltare la foto da questo straclassico monumento vietnamita
i muratori che mi hanno prestato i mattoni per appoggiare la macchina fotografica
oggi il caldo è davvero micidiale, mi brucia la t shirt a maniche lunghe: infatti in questa cittadina la gente dorme per le strade
sapete che mi è sembrata un ottima idea ?
la AH1 che riporta ad hanoi è un polverone unico, ocn un numero impressionante di camion. Però ho notato che tutti gli autisti lasciano la destra della corsia libera, per i motorini. Infatti è molto più pericoloso il sorpasso a sinistra che quello a destra. Ovviamente mi sono adeguato.
queste le mie condizioni e quelle della moto appena arrivato ad Hanoi
sono andato a riportare la moto al nolleggio, ma ho chiesto per cortesia di poter lavare io la moto. Siamo andati in un parcheggio per bici e moto, ho pagato e mi hanno dato il necessario per lavare la mia piccola grande Yamaha
Il nolleggio scade domani e quindi torno all’ostello (sempre quello) e stavolta sono nella camera al primo piano: io e 5 ragazze. Mi dicono che una è italiana. Nel pomeriggio, dalla reception dell’ostello, viene offerta la birra agli ospiti: dopo i fiumi di vodka penso proprio di potermela permettere. Mentre sto scrivendo una mail, si siede una ragazza vietnamita e mi chiede se la moto è mia. Non parla un inglese malvagio e dato che è decisamente carina, non è stao difficile attaccarmi la pezza. Sorvolo sul fatto che probabilmente ho l’età di suo padre e le spiego il giro che ho fatto. Lei lavora in questo ostello e in un ristorante. Arriva la birra e ci sediamo dai divanetti. Arriva anche una ragazza americana che è nella mia camera. Al mercato serale le hanno tagliato la borsa e senza che lei se ne accorgesse, le hanno rubato soldi e passaporto. Quando lo ha raccontato per telefono alla madre, questa non le ha creduto, dicendole che era una scusa per il fatto che sicuramente era sbronza. Io continuo a parlare con la ragazza vietnamita…quando arriva l’imprevisto. Una ragazza alta, coi capelli biondi, che avevo visto ronfare in camera si viene a sedere. Si presenta, è francese e lavora per una compagnia aerea australiana. “ Piacere-dico io- mi chiamo Maurizio e vengo dall’Italia” e mi giro subito a riprendere la conversazione con la ragazza vietnamita. Non c’è scampo è una di quelle persone che devono accentrare la conversazione. Inizia a mostrare le foto con la sua macchina fotografica alla ragazza americana, ma poi coinvolge anche la ragazza vietnamita, le passa la macchina fotografica, cambia posto a sedere: per farla breve rompe i maroni a tutti. Dopo un ora la ragazza vietnamita deve andare a lavorare e quando lei chiede a me e alle altre ragazze cosa facciamo alla sera, io mi eclisso dicendo che devo andare all’agenzia della moto. Giretto a piedi e poi a nanna.
jermakki Utente Esperto
Numero di messaggi : 405 Data d'iscrizione : 17.10.10 Età : 67 Località : Mondovì
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Mar 30 Ott 2012 - 15:45
Scusa un po', forse mi è sfuggito! Ma cosa sta a significare "ten toi la" ? Sembrerebbe vietnamita ma potrebbe essere anche una frase nel dialetto delle tue parti! Altra domanda: ma in Viet-nam lo parlano ancora il francese? Ciao
Ventresca Utente Esperto
Numero di messaggi : 1102 Data d'iscrizione : 02.01.11 Età : 56 Località : Roma
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Mar 30 Ott 2012 - 16:05
jermakki ha scritto:
Scusa un po', forse mi è sfuggito! Ma cosa sta a significare "ten toi la" ? Sembrerebbe vietnamita ma potrebbe essere anche una frase nel dialetto delle tue parti! Ciao
Numero di messaggi : 405 Data d'iscrizione : 17.10.10 Età : 67 Località : Mondovì
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Mar 30 Ott 2012 - 16:18
Accidenti Ventresca! Non avevo pensato al traduttore! Grazie. Ciao
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Mar 30 Ott 2012 - 16:50
jermakki ha scritto:
Accidenti Ventresca! Non avevo pensato al traduttore! Grazie. Ciao
Significa Mi chiamo: questa è l'unica frase che davvero non ho mai sbagliato in Vietnam
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Mar 30 Ott 2012 - 16:53
jermakki ha scritto:
Scusa un po', forse mi è sfuggito! Ma cosa sta a significare "ten toi la" ? Sembrerebbe vietnamita ma potrebbe essere anche una frase nel dialetto delle tue parti! Altra domanda: ma in Viet-nam lo parlano ancora il francese? Ciao
Qualche parola di francese si riesce ad usare nel Nord, ma perlopiù con persone oltre i 60 anni.
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Gio 1 Nov 2012 - 12:27
Oggi è il penultimo giorno in Vietnam, domani ho l’aereo di rientro in Italia. Nel pomeriggio devo riportare la moto, quindi decido di andare zonzo per Hanoi, guardando ogni tanto sulla cartina: mi dirigo verso due laghi.
Sempre interessante osservare la gente e quello che fa
questo deve essere stato uno importante
non compro mai molti souvenir, però c’era un oggetto che mi aveva colpito ed era la macchinetta per filtrare il caffè. Ho pensato che quella con una bustina con del caffè vietnamita, sarebbe stata un regalo perfetto. Per me avevo deciso di comprare una piccola macchina per cuocere il riso. Con l’aiuto della reception mi sono fatto scrivere il nome dei due oggetti e poi ho iniziato a chiedere dove fosse possibile comprarli.
Vicino a quella statua c’era un mercatino: alla fine ho trovato tutto.
sembra cotto al punto giusto, ma l’ho già mangiato
coi souvenir e una bella bibita ghiacciata di canna da zucchero
e alla fine devo restituire la Yamaha Serow: si è comportata egregiamente. Di solito i tour organizzati dalla Flamingo prevedono tappe non superiori ai 250 km con medie sui 180/200 al giorno: io sono arrivato a 300. Infatti il titolare ha osservato che gli sarebbe toccato di cambiare le gomme tassellate: non pensava che avrei fatto anche avanti e indietro da Ho Chi Min City
E ora, che faccio ? Vado a piedi per Hanoi ? L’ho già fatto. Ci sono noleggio una bicicletta ! Memore della mia giornata in bici a Pechino nel 2004 dove oltretutto violai la vigilanza riuscendo ad entrare nella Piazza Rossa con la bici
la Flamingo mi indirizza da un'altra agenzia di viaggi/parrucchiere/istituto di bellezza che noleggia bici
a pranzo la cuoca tenta di tirarmi la botta dicendomi un prezzo triplo: dopo più di 3 settimane ho un idea dei prezzi dei ristorantini da strada. Le faccio vedere il biglietto corretto, lei ride e mi dice di accomodarmi
dopo 4 ore di pedalata decido che è sufficiente e rientro nel pomeriggio in ostello. Sono le 5 e ne approfitto per mandare una mail a casa a mio fratello. Mentre allego delle foto, colpo di fortuna. La ragazza vietnamita di ieri è nuovamente di turno. Si siede e vuole vedere le foto del nord e di Halong Bay. Poi viene l’ora della birra. Arriva anche la ragazza americana con due sue amiche. Iniziamo a chiacchierare e anche la ragazza vietnamita inizia a parlare dei suoi studi, chiede come sono le università in Italia e negli USA, insomma fila tutto liscio…ma..purtroppo il destino ha deciso diversamente. Riconosco questo accento francese…ancora lei, maglietta, gonna di jeans: si siede, prende il bicchiere e ricomincia come ieri a parlare con tutti, chiedendo dove abbiamo mangiato, facendoci vedere dove e cosa ha mangiato lei, che deve andare ad Halong Bay eccetera. Come ieri, dopo quasi un ora la ragazza vietnamita si alza e dice che deve tornare a lavorare. Troppi testimoni per un omicidio in sordina. Potrei soffocarla in camera nella notte col cuscino: ci devo pensare. La ragazza americana mi dice che dopo possiamo incontrarci con dei suoi amici per andare in un locale. Per resistere all’impulso omicida dico che devo andare a preparare i bagagli. Mentre salgo in camera incrocio una ragazza che mi apostofra”: Ma sta a vedere che ho trovato l’italiano !”. Si chiama Giorgia, di Padova ed è a Bangkok in Tailandia per uno stage universitario. Poiché le è scaduto il visto turistico, doveva uscire dal paese per alcuni giorni, rientrarci e rinnovarlo, così ha deciso di passare un poco di tempo in Vietnam ad Hanoi. Mi risulta subito simpaticissima: talvolta capita di incontrare delle persone che dopo due chiacchere capite essere sulla vostra stessa lunghezza d’onda.
Uso abbastanza dello spazio comune della camera da 6 letti per preparare i bagagli per domattina: questa era la situazione di partenza
dopo una mezz’oretta la situazione è decisamente migliorata
questi 2 li spedisco e con me porto pc, macchina fortografica e documenti. Sono riuscito a mettere anche il coprisella montato al ritorno da Hanoi
rientra in camera anche la ragazza francese: purtroppo tutti gli oggetti taglienti, contundenti e anche le calze mai lavate sono ormai sigillate e non me la sento di ucciderla a mani nude….anche se il sacco del pattume avanzato è una grossa tentazione. Entra la ragazza americana e ci chiede cosa facciamo stasera dopo cena, perché vengono due suoi amici e con un'altra ragazza della camera, vanno in un locale…very cool ! Io e Giorgia diciamo che ci pensiamo e che magari ci si vede dopo dalla reception. La ragazza francese ha già un impegno.
Io esco per andare a mangiare qualcosa e il destino mi viene incontro: granchi freschi, fantastici.
rientro in ostello e incontro Giorgia e poi la ragazza americana. Decidiamo di andare con la sua amica e gli altri 2 suoi amici che sono nel frattempo arrivati. Ora dovete sapere che in tutte le città come Hanoi, che sono un grande punto di arrivo e quindi di partenza per le mete turistiche il discorso è sempre lo stesso. Come ad esempio Siem Raep in Cambogia (vicino ai templi di Angkor Wat) o la stessa Sapa nel Nord del Vietnam queste cittadine si “occidentalizzano” per garantire ai turisti gli stessi svaghi dei loro paesi. Quindi discoteche dove YMCA impazza, pub che sono perfette repliche di quelli irlandesi ecc… Non c’è nulla di male o sbagliato: in vacanza posso avere voglia di un museo, ma anche di due salti in pista,: io non ci vado mai per la semplice ragione che fondamentalmente sono cresciuto con il punk e ho sempre preferito i centri sociali, perciò nella classica discoteca ci vado con amici o altro, ma fuori dall’Italia non è il mio primo pensiero alla sera. Il turista americano, nella maggior parte dei casi è differente: vuole la sua musica, i suoi drink e un qualcosa che vagamente sia in sintonia con l’idea che ha prima di partire del paese in cui si recherà. Mi avvio col gruppo e capisco subito dove stiamo andando a parare. Sinceramente il nome non me lo ricordo, comunque classica discoteca, con Jennifer Lopez, rap per bianchi quindi Eminem e il top drink che è il pink bucket, una specie di secchiello da circa un litro con miriadi di cannucce e un drink di colore rosa. Io e Giorgia ci guardiamo un poco sconsolati e lei confessa che pensava saremmo andati in un qualche bar a bere una birra e chiacchierare. Fantastica ha preso altri 100 punti in classifica. Le faccio notare che qui però c’è l’opportunità di salire sui tavoli e alla fine il divertimento diventa osservare i comportamenti degli altri ragazzi. Le ragazze americane e i loro due amici si stanno divertendo un sacco. La discoteca è divisa in due zone. In quella in fondo ci sono dei bassi tavolini con gli arcinoti Pink Bucket e i ragazzi semisdraiati, rigorosamente a piedi scalzi, una cosa molto trendy. Qualche canna è di rito.
foto ricordo, Giorgia è quella con la maglietta bianca..il vecchio intruso è quello con la maglia grigia
Ultima modifica di momi20 il Gio 1 Nov 2012 - 12:45 - modificato 2 volte.
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Gio 1 Nov 2012 - 12:41
Dal video potete notare la solidità dei tavolini vietnamiti da discoteca: la cubista era tale per conformazione fisica e di tonnellaggio considerevole…pura osservazione statistica di tipo ingegneristico: un dato di fatto.
Verso l’una io e Giorgia decidiamo che la dose è sufficiente e lasciamo gli altri per rientrare in ostello: anche lei ha il volo domattina per rientrare a Bangkok. Gli altri probabilmente rientreranno all’ora di chiusura della discoteca, e poi rimarranno a letto fino al pomeriggio, per alzarsi, giretto nei bar e negozi, mgari un monumento e poi prepararsi nuovamente ad una furiosa serata della Hanoi by night. Anche Giorni ha già preparato i bagagli e stiamo chiacchierando del più e del meno quando…all’improvviso…si materializza il male. Entra in camera la ragazza francese ! Sapete come ci saluta ? In inglese ci dice “ Ecco, appena lasci soli due italiani subito iniziano a parlare in italiano!”, ridendo e forse credendo di essere spiritosa. La mia prima risposta sarebbe stata” E in che c**** di lingua dovrei parlare con una ragazza italiana spaccamaroni di una francese che non sei altro ?” Il mio inglese però non è così immediato e così le rispondo che “ Talvolta capita tra italiani di parlare in italiano”. Giorgia la smorza ancora di più dicendo che non c’è alcun problema a parlare in inglese. Ricomincia il bombardamento francese: dove siete stati con chi io invece sono andata qui e là…se tira fuori la macchina fotografica potrà ritenersi fortunata se gliela infilo in un orecchio. Poi Giorgia spiega la sua trafila con l’università, quando la francese le chiede quanti anni ha. Lei risponde:” Quanti me ne dai ?” 22 la risposta. “E tu Mauri cosa dici ?” Io ragionando sul fatto che sta facendo una specie di master, alzo un poco il tiro 24/25: esatto 25 anni. 25 anni fa, ( circa nel 1987) la domanda quanti anni hai non mi ha mai posto dei grandi problemi: nel 2012 è una potenziale mazzata in un ostello. Inevitabile arriva:” E tu Mauri-chiede Giorgia- quanti ne hai ?” In questi casi non bisogna chiedere all’altro molto più giovane di indovinare: meglio scoprire le carte subito. La risposta la lascia un poco a bocca aperta, in quanto aveva pensato ad un numero decisamente inferiore. Risposta che può essere d’aiuto in queste situazioni:” Vedi da adesso in avanti pensaci un attimo prima di classificare come vecchi noiosi gli amici di tuo padre”. Dal fondo della camerata arriva la domanda” E a me, -chiede la francese-quanti ne date ?” Giorgia sta sui 28, poi tocca a me. Ho studiato un poco questo martello pneumatico, capelli lunghi ondulati, gonna di jeans da ragazzina, ma di lunghezza non da ragazzina. Dei del Vietnam aiutatemi: dico 35. La francese spalanca gli occhi: è sotto shock. “ Ma come-dice a me e Giorgia- me ne danno sempre al massimo 28/29 !” “Ok ma quanti ne hai ? “le chiedo. Arriva una stentata risposta che fra un mese e mezzo ne compie 34. Affondo il coltello nella ferita- “Insomma- dico- mi sono poi sbagliato di un solo anno !” Ovviamente mi chiede come posso aver pensato ad un età del genere. Nello sport è sbagliato umiliare l’avversario, ma invece finirlo nel rispetto delle regole lo giudico corretto. Calo il colpo definitivo: “Le mani- le dico- dopo i 30 anni comunque le mani delle donne evidenziano in maniera marcata le vene, perciò ero sicuro che tu fossi over 30!” Cerca di riprendersi, dicendo che non ha senso, le sue mani sono come quelle di qualunque altra turista che sia stata la sole. Annuisco e comprendo che anche Giorgia vorrebbe darmi un cinque, ma come ho scritto, non bisogna umiliare l’avversario. Comunque subito dopo si è ricordata di darsi la crema per le mani..alle due di notte. Spegniamo la luce. Il mio letto a castello è vicino a quello di Giorgia e io sussurro in italiano” Grande Momi vittoria completa” e la sento ridacchiare.
13 giugno mercoledì Mi sono alzato prestissimo col taxi arrivo all’aeroporto dato che ho il mio aereo alle 9: faccio in tempo però a salutare per un ultima volta Giorgia che è arrivata un poco di corsa all’imbarco. Ha perso del tempo ai controlli per via del suo permesso di soggiorno temporaneo in Vietnam. Mi lascio alle spalle un paese meraviglioso, delle persone fantastiche e…si credo anche una ragazza francese che in questo momento sicuramente starà cercando una nuova crema per le mani.
ilgiusto Nuovo Utente
Numero di messaggi : 82 Data d'iscrizione : 09.03.10 Età : 56 Località : Lucera
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Ven 2 Nov 2012 - 20:17
Complimenti, spirito da viaggiatore vero, viaggio fantastico e racconto avvincente, mi è sembrato di viaggiare con te, peccato sia finito. Ho delle domande da farti: 1) non hai figli e moglie vero? 2) anche a me piaceva viaggiare da solo prima di sposarmi, ma hai mai sentito la mancanza di una persona con cui condividere le emozioni del viaggio? 3) ti è costato molto la permanenza? 4) come è andata... con la ragazza vietnamita? Con un pizzico di "invidia" buona, ti saluto. Giuseppe
Vixt Utente Esperto
Numero di messaggi : 3559 Data d'iscrizione : 23.06.08 Età : 49 Località : Sassari
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Ven 2 Nov 2012 - 20:57
La storia della "francese" è un vero spasso!
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Sab 3 Nov 2012 - 7:10
ilgiusto ha scritto:
Complimenti, spirito da viaggiatore vero, viaggio fantastico e racconto avvincente, mi è sembrato di viaggiare con te, peccato sia finito. Ho delle domande da farti: 1) non hai figli e moglie vero? 2) anche a me piaceva viaggiare da solo prima di sposarmi, ma hai mai sentito la mancanza di una persona con cui condividere le emozioni del viaggio? 3) ti è costato molto la permanenza? 4) come è andata... con la ragazza vietnamita? Con un pizzico di "invidia" buona, ti saluto. Giuseppe
1) non sono sposato, non ho figli (perlomeno non mi risulta)
2) sinceramente sono spessissimo andato in vacanza da solo: tieni conto che trovare una persona disposta a venire in Vietnam, in quel periodo e in moto non sarebbe comunque semplice. Di gente ne conosci sempre tantissima lungo la strada e al ritorno le emozioni le condividi con amici parenti e conoscenti...adesso poi con internet
3) se ho capito la domanda, nei giorni in Vietnam fra benzina, vitto alloggio souvenir ingressi artistici mi sono partiti un poco meno di 470€
4) entrambe le volte la discussione è stata interrotta e poi monopolizzata dall'ex teen ager francese: comunque sono praticamente sicuro che la ragazza fosse impegnata (forse non sposata, ma in Vietnam verso i 22 anni hanno già bambini). Avevamo iniziato a parlare per il fatto che lei conosceva l'inglese: tutto qui. Ripeto che negli ostelli è normale incontrare e conoscere tantissime persone, anche per il fatto che si divide il posto letto. Può capitare di uscire assieme a persone che si sono conosciute da pochi minuti, però bisogna sempre ricordarsi della propria età. Oltre un certo numero di anni è meglio non prendere iniziative, ma lasciare che gli altri si facciano avanti.
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Sab 3 Nov 2012 - 7:19
Vixt ha scritto:
La storia della "francese" è un vero spasso!
La vendetta è un piatto che va consumato freddo
Ventresca Utente Esperto
Numero di messaggi : 1102 Data d'iscrizione : 02.01.11 Età : 56 Località : Roma
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Sab 3 Nov 2012 - 8:21
Grande MOMI!!!
È stato più bello di LOST! Un grande racconto che mi ha dato la stessa "frenesia" della "prossima" puntata.
Hai mai pensato di raccogliere tutte le tue esperienze in un libro? Oggi è possibile anche stampare poche copie e diffonderle ad esempio tramite Internet.
Se lo fai sappi che hai già almeno un acquirente assicurato.
Ancora complimenti per il viaggio, per la filosofia e per il racconto.
Ciao.
Fabio.
jermakki Utente Esperto
Numero di messaggi : 405 Data d'iscrizione : 17.10.10 Età : 67 Località : Mondovì
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Sab 3 Nov 2012 - 11:00
ventresca ha scritto:
Grande MOMI!!!
È stato più bello di LOST! Un grande racconto che mi ha dato la stessa "frenesia" della "prossima" puntata.
Hai mai pensato di raccogliere tutte le tue esperienze in un libro? Oggi è possibile anche stampare poche copie e diffonderle ad esempio tramite Internet.
Se lo fai sappi che hai già almeno un acquirente assicurato.
Ancora complimenti per il viaggio, per la filosofia e per il racconto.
Ciao.
Fabio.
In effetti, Momi, hai un certo talento nello scrivere e raccontare i tuoi viaggi! Non è una fredda cronaca ma un vero racconto di vita!!! E il tutto condito da un'umiltà che ti fa onore! Bravo!! Ciao
momi20 Utente Esperto
Numero di messaggi : 391 Data d'iscrizione : 18.09.08
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Sab 3 Nov 2012 - 11:44
ventresca ha scritto:
Grande MOMI!!!
È stato più bello di LOST! Un grande racconto che mi ha dato la stessa "frenesia" della "prossima" puntata.
Hai mai pensato di raccogliere tutte le tue esperienze in un libro? Oggi è possibile anche stampare poche copie e diffonderle ad esempio tramite Internet.
Se lo fai sappi che hai già almeno un acquirente assicurato.
Ancora complimenti per il viaggio, per la filosofia e per il racconto.
Ciao.
Fabio.
fra scrivere un libro ed un report su un forum corre un abisso. Il genere della letteratura da viaggio è particolare e molto difficile da rendere interessante. Io posso esprimere dei pareri, delle impressioni, ma per scrivere un libro devi documentarti, studiare a fondo storia e cultura del paese. Ho tutti i libri di Terzani, ma lui poteva vivere certe realtà in una maniera straordinariamente privilegiata: a questo si aggiunge la sua eccellenza come scrittore. Tieni però conto che lui scrisse il suo libro sulla Cina, La Porta Proibita dopo averci vissuto e lavorato per 4 anni, con la famiglia e i figli che andarono alla scuola cinese. In questi ani ho conosciuto parecchi motociclisti tramite i forum e ce ne sono che hanno scritto dei libri: con un solo problema. Sono tutti uguali: un diario delle giornate e sinceramente non mi sognerei mai di comprarne uno.
vivalacalza Nuovo Utente
Numero di messaggi : 33 Data d'iscrizione : 20.09.12
Titolo: Re: Vietnam 2012: "Ten toi la Momi" Mar 6 Nov 2012 - 13:02
Complimenti resoconto strepitoso!!!
celestino Utente Esperto
Numero di messaggi : 831 Data d'iscrizione : 24.06.10 Età : 60 Località : Foggia
Titolo: Magnifico Ven 9 Nov 2012 - 21:56
Magnifico Momi, vorrei trovare anche io il tempo per un viaggio simile, magari tra le montagne rocciose negli USA oppure per restare in Europa andrei nella penisola Scandinava, c'è ne sono di posti belli da vedere, anche la Russia sarebbe magnifico visitare, con simpatia ti ammiro ed un pochino ti invidio anche, saluti by Celestino !!!