ciao a tutti e mi scuso per il super ritardo.
era mia intenzione farvi un report del giro, nel caso qualcuno fosse interessato a un viaggio di questo tipo.
lo sento come un mio doveroso ringraziamento a tutti voi, che mi avete sempre dato mille notizie e indicazioni utili.
metto solo 2 cose, perchè non sono affatto bravo a raccontare, e, nel caso qualcuno sia-sarà interessato, resto disponibile a domande.
indicazioni tecniche meccaniche, ghossip, foto, vicissitudini, aneddoti, li trascuro, così vi resterà il gusto della scoperta (per me, il senso di un viaggio).
prima cosa in islanda costa tutto letteralmente il doppio, la benzina solo il 20% in più.
mangiare e dormire un disatro, per cui noi siamo andati in 4 con camper e carrello e una moto smonatata dentro il camper, e cibo da casa.
il camper stava nei campeggi sul ring sul mare (asfato moltissimo abrasivo per via del ghiaccio invernale. gomme KO), e noi si faceva incursioni interne e rientro la sera che c'è sempre luce.
1850 km per andare sulla punta della danimarca, 2gg di traghetto, 3000 km sull'isola, 1850 km rientro : totale 2500 euro a testa.
le strade-piste interne sono al 95% in sterrato (no terra. velocita media di 50, max 75) e solo 2 direttrici nord-sud hanno i ponti. tutte le altre si attraversano guadi a decine. in anticipo sulla stagione, abbiamo trovato brutto. pioggia 2-5 volte al gg e temp max 12 gradi.
i guadi, gioia e dolore, erano quindi spesso impetuosi (la corrente ti fa deviare la traiettoria d'uscita) e profondi (la moto rischia di bere).
dotati di salopette da pescatori, in quelli poco rassicuranti (l'80%), si passava a piedi per verificare il passaggio e in 3 si stava in acqua a segnare al transitante la direzione migliore (spesso sono larghi non essendo arginati). preso su il giro si va spediti.
la poca luce e grigia, non ci ha permesso di godere dei colori, ma il contrasto tra ghiacciai, coni di vulcani, pozze di acqua calda, ci sono solo lì (prati solo verso la costa). l'islanda è un territorio che si è formato dal magna risalente dalla crepa tra le 2 placche nord america e europa, e tuttora si allarga. i monti non sono montagne dovute allo scontro delle placche, ma vulcani spenti.
non ci sono problemi di autonomia benzina, avendo a disposizione almeno 300 km. i paesini sono piccoli ma il benzinaio, bar, market, lavaggio, c'è sempre. mai bucato pur avendo con noi tutto, compreso compressore da 12v. il cell prende sempre e c'è un numero d'emergenza disponibile, oltre ai siti sulla viabilità interna e sul meteo, assolutamente da utilizzare.
comprando una carta al 100.000, sono indicate tutte le piste interne. le più remote (senza numero e tratteggiate) non sono manutenute e quindi se c'è brutto, si è un po a rischio di perdersi, tenendo conto che all'interno non c'è anima viva le loro jeep fanno tracce che non sono la pista, ma vanno a sorvegliare il territorio.
ciao a tutti
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