Allora....ho fatto 3 prove... il risultato è stato più o meno lo stesso!
-Ho percorso un tragitto in moto di 2,5km circa con bussola elettronica disattivata.
Alla fine del giro,ho salvato la traccia corrente,l'ho invertita e l'ho navigata al contrario.
Ho notato che l'ago della freccia di navigazione è deviato come dici tu,ma normalmente sembra essere ruotato sempre in direzione della prossima deviazione più accentuata.
Esempio,su un percorso più o meno sinusoidale (quindi non un rettilineo),la freccia si dispone o tende quasi sempre a posizionarsi angolata in direzione della prima curva più accentuata (ossia il primo cambiamento di direzione più vicino ai 90°)posta dopo la sinusoide.
In generale comunque la freccia difficilmente,anche nei rettilinei tende a stare dritta per poi dare una direzione univoca nel momento in cui dovremmo deviare.Tende sempre a oscillare ,alle volte anche vistosamente e dall'altra parte.
Ho notato che la cosa si amplifica all'aumentare della velocità.
-Ho poi effettuato un altro percorso analogo come chilometraggio,ma questa volta utilizzando la funzione di bussola elettronica attivata.
Il risultato è di molto similare al precedente tranne per il fatto che l'ago della freccia di direzione sembrerebbe oscillare di più e più velocemente.
Resta uguale la non rettilineità della freccia rispetto al tracciato,ergo ho sempre un po di deviazione o da un lato o dall'altro.
-La terza prova è stata fatta con bussola elettronica non attivata e con settaggio di campionamento punti regolato su distanza a 100mt (nelle altre prove era in modo auto).La prova è avvenuta sullo stesso percorso della prima prova.
Qui ho ottenuto un risultato un pelo incoraggiante,nel senso che in alcune situazioni,la freccia di direzione pareva più fedele,in altre riprendeva la classica oscillazione.
Ho volutamente provato a forzare un po l'andatura cercando di essere più veloce nel muovermi in corrispondenza delle deviazioni significative ed ho notato che affidandomi al solo strumento,quindi,non utilizzando la mia memoria visiva,spesso è volentieri arrivi lungo o canni addirittura la svolta.
L'dea che mi sono fatto è questa:
credo che questa tipologia di gps non abbia nulla che non va a proposito del funzionamento, mi spiego meglio.
La situazione che abbiamo analizzato a mio avviso è un po particolare nel senso che stiamo chiedendo al gps di navigare una "traccia" (attenzione,parlo di traccia non di rotta).
La traccia è molto simile ad una rotta come linea di principio,tuttavia e sicuramente più accurata e fedele rispetto ad una rotta,cambiano infatti il numero di punti di cui sono composte.
Se partiamo dal presupposto che una
rotta è diciamo costituita da un numero "x" di punti"salienti",la
traccia corrispondente allo stesso percorso,sarà a sua volta costituita da un numero di punti "salienti " nettamete maggiore ergo,da un numero maggiore di "prue" (la PRUA è la parte anteriore di una nave o aereo,quindi leggasi angolo formato dalla direzione del muso del mezzo rispetto al nord) da correggere in un tot di tempo.
Facendo un esempio: diciamo che ho un percorso costituito da cambiamenti di direzione più o meno a 90°,ipotizziamo 4 svolte in tutto.
La
Rotta corrispondente sarà costituita da 6 punti (partenza, svolta 1, svolta 2, svolta 3, svolta 4, arrivo)
La
Traccia corrispondente (diciamo nella peggiore delle ipotesi quindi con rilevazione punti settata su "ogni secondo") sarà costituita da un numero di punti elevatissimo.
Cosa fa il gps quando deve navigare entrambe?
-Nel primo caso,rileva la posizione di partenza dell'itinerario e la nostra e ci da un angolo di "prua" da seguire per arrivare alla "svolta 1",quando sarà arrivato in prossimità di questa calcolerà la nuova "prua" per raggiungere la "svolta 2" e via dicendo fino a coprire tutto l'itinerario.
-Nel secondo caso,siccome nella traccia i famosi "punti salienti" non sono più 6 ma 1 ogni secondo (quindi il gps interpreta ogni punto come un cambiamento di direzione ) diciamo che l'attrezzo inizia ad andare in crisi perchè ha molto meno tempo per elaborare le informazioni tra un punto e l'altro,e nel frattempo ci stiamo già spostando sul punto successivo dove dovrà ripetere il tutto.
In questo caso l'apparecchio si troverà molto più facilmente in ritardo rispetto al nostro moto.
Bisogna poi aggiungere che la precisione dell'attrezzo non è assoluta,possiamo ripercorrere 10 volte lo stesso itinerario avendo cura di posizionarci ogni volta esattamente nello stesso punto,ed ogni volta avremmo un risultato differente,perchè nel frattempo i satelliti ai quali il gps si affida si sono mossi e la posizione rilevata prima è cambiata di una parte infinitesimale (ma in linea di massima è quella)però lui la interpreta come un posto diverso(è una macchina!!),allora gira la sua freccetta per farci tornare sul percorso originale,secondo lui.
Col vecchio etrex legend hcx e col mio foretrex da polso questo tipo di navigazione dava meno problemi perchè erano meno precisi del 62s,diciamo che il loro essere, se vogliamo ,"grossolani" rispetto a lui, era più simile al nostro modo di essere grossolani, quindi l'utente percepiva meno questa variazione.
Personalmente continuo a preferire la navigazione con la traccia visibile a monitor proprio perchè con la freccetta,se sono in moto o in auto,l'attrezzo non mi viene dietro alla stessa velocità,mentre io a colpo d'occhio osservando la traccia,posso anticipare cosa sta per succedere,Purtroppo lui no perchè sta ancora pensando dove'è il punto successivo a quello appena passato.
Come al solito sono stato parecchio lungo,ma spero di esserti stato di aiuto.